Nel corso di una Conferenza Stampa che si è tenuta stamattina nella Sala Consiliare della Banca Tercas a Teramo, il Presidente della Fondazione Tercas, Mario Nuzzo, ha presentato ai rappresentanti della Stampa la messa in scena de LA CENERENTOLA, dramma giocoso in due atti di Gioachino Rossini, che – nell’ambito del Progetto FONDAZIONI ALL’OPERA, con la regia di MASSIMO RANIERI – aprirà la Stagione Lirica Teramana nel Teatro Comunale di Teramo il 10 ottobre prossimo, con una seconda rappresentazione prevista per la sera di domenica 12 ottobre ed altre sei rappresentazioni previste nelle città di Atri il 16 ottobre, Pescara il 3 dicembre, Fermo il 6 e 7 dicembre, Chieti l’11 dicembre, ed Ortona il 14 dicembre.
Il Progetto Fondazioni all’Opera, iniziato nel 2005, vede l’impegno finanziario dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, il prezioso contributo degli enti locali quali: la Provincia di Teramo, le amministrazioni Comunali di Atri, Teramo, Fermo, Chieti, Ortona e la convinta adesione economica delle Fondazioni di Origine Bancaria di Pescara, Chieti e Fermo.
All’incontro erano presenti insieme al regista Massimo Ranieri, Francesco Sanvitale, direttore artistico; Maurizio Cocciolito, Presidente della Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli che svolgerà il ruolo di produttore esecutivo, il Maestro del Coro Paolo Speca; i Direttori d’Orchestra Massimiliano Caporale e Marco Moresco; i cantanti teramani Luciano Di Pasquale, Alba Riccioni e Manuela Formichella.
Nei loro interventi di saluto, gli assessori alla cultura della Provincia di Teramo e del Comune di Atri, rispettivamente Di Liberatore e Iommarini, hanno sottolineato il grande valore culturale della iniziativa che da anni la Fondazione Tercas porta avanti con gli allestimenti di Opere Liriche che coinvolgono artisti e maestranze locali in una esperienza unica ed irripetibile.
La regia della celebre opera buffa rossiniana è stata affidata a Massimo Ranieri, allo scopo anche di accentuare l’originario spirito napoletano della fiaba di Giambattista Basile, che la pubblicò ne Lo cunto de li cunti. I Costumi sono di Giovanni Ciacci, le scene di Marco Calzavara, la coreografia di Giorgio De Bortoli, l’Impresa Lirica MusicArte di Cuciniello e Ruscillo.
Per il direttore e gli interpreti è stata seguita la fortunata formula, ben sperimentata negli anni precedenti, della ricerca di un perfetto equilibrio tra personalità di rilievo nazionale ed internazionale e forze locali. Particolare cura è stata riservata all’individuazione degli interpreti, che sono in massima parte scelti tra i più promettenti artisti formati dalle istituzioni musicali regionali, e tra alcuni giovani ma ampiamente affermati artisti italiani.
Nella formazione dell’orchestra è stato altresì confermato il consueto criterio di reclutamento, per la quasi totalità dei componenti, tra professionisti abruzzesi, e teramani in particolare, accanto a qualificati strumentisti di livello nazionale.
Il coro, come nei passati allestimenti, è costituito con migliori diplomati e diplomandi dei Conservatori abruzzesi e marchigiani, selezionati con apposita audizione: requisito, questo della qualità, che ha determinato l’eccellenza delle prove finora date da questa compagine.
Ad essi si sono aggiunti, per tutte le componenti di back stage, le consuete maestranze e professionalità locali già abbondantemente collaudate in passato con proficua sinergia. Il settore tecnico in particolare, impegnato in allestimenti via via più complessi, ha dimostrato negli anni di essere sempre più valido ed autonomo.