L’associazione Culturale Play22settembre ONLUS, nell’ambito di una programmazione coordinata finalizzata alla valorizzazione e al supporto delle attività culturali inerenti lo spettacolo dal vivo, ha presentato ieri, 28 febbraio 2008, con ingresso gratuito, una serie di rappresentazioni sostenute dalla Fondazione Tercas, dal titolo: Il libro dei reclami – Il Dottor Satutto; le stesse, dopo il grande successo ottenuto nella Prima di Mosciano, saranno replicate questa sera nel Teatro Comunale di Atri e domani 1 Marzo, nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo.
“Il libro dei Reclami” opera-suite, per baritono e pianoforte musicata da Luciano Chailly sul libretto di Renato Prinzhofer, conta la presenza di un giovane, ma affermato baritono, quale Luciano Di Pasquale e di un già noto e stimato pianista come Massimiliano Caporale; è una fiaba musicale che racconta la vita di un personaggio buffo ed originale: un impiegato delle ferrovie, che leggendo il libro dei reclami compilato da tutti i viaggiatori, decide di impersonare di volta la vita degli autori di quelle bizzarre annotazioni. La regia, le scene ed i costumi, si propongono vivaci e colorati, tanto da sfiorare garbatamente il teatro della rivista.
“Il dottor Satutto” di Donato Di Pasquale, racconta il riscatto di un povero contadino dalla sua misera condizione di indigenza, ma non vi è alcuna espressione di odio, di violenza e nessuno sforzo apparente, nessuna tensione della volontà. Tutto sgorga dolcemente, come da una polla d’acqua e la suprema forza del bene, vince su tutto. L’opera si avvale dell’ interpretazione di un ottimo cast di artisti locali, quali Luciano Di Pasquale, Laura Tiboni, Emiliano Torresi, Stefano Tedeschi, Simone Marchi, Giampio Mastrangelo, Gianfranco Lupidii, Alan Di Liberatore e Massimiliano Caporale. La regia di entrambe le rappresentazioni è curata da Cesare Scarton.
L’originalità e la specificità delle rappresentazioni, sono legate ad una produzione contemporanea e sperimentale, in cui si evidenziano l’uso di nuovi linguaggi e la ricerca di nuove forme di espressione nella sfera del teatro musicale. Attraverso queste forme melodrammatiche si dona la possibilità concreta a diverse fasce di pubblico, in particolare giovanissimi e meno agiati, di venire a contatto con alcune delle più importanti e non ordinarie, forme del teatro musicale contemporaneo e parallelamente, si promuove la valorizzazione degli artisti che appartenengono al nostro territorio.