La Fondazione Tercas è una persona giuridica privata, persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, culturale e sociale nella provincia di Teramo e nei settori di intervento individuati con cadenza triennale tra quelli indicati dal D.Lgs 153/99.
La Fondazione Tercas nasce con decreto del Ministro del Tesoro del 24 giugno 1992, in applicazione della legge 218/1990 e dei relativi decreti attuativi, dalla trasformazione dell’allora Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo (costituita con Regio Decreto del 12 ottobre 1939 dalla fusione delle Casse di Risparmio di Atri e Nereto) in due enti: la società conferitaria Tercas SpA per lo svolgimento dell’attività creditizia e l’Ente Conferente Fondazione Tercas con il compito di proseguire e sostenere le attività sociali del territorio nei settori di intervento indicati dalla legge.
La StoriaLe Casse di Risparmio, sorte agli inizi dell’Ottocento, erano istituti nei quali convivevano due anime: quella rivolta all’esercizio del credito e quella rivolta ad effettuare interventi di utilità sociale nei confronti della comunità di riferimento. Con la sentenza n. 301, invece, si sancisce l’illegittimità costituzionale della norma che impone che negli organi di indirizzo vi dovesse essere una prevalenza di membri espressione degli enti locali; negli organi di indirizzo deve, invece, essere presente una qualificata rappresentanza degli enti, pubblici e privati, espressivi delle realtà locali. Raggiunto quindi un quadro giuridico certo, la Fondazione Tercas, pur non essendovi esigenze di adeguamento in senso stretto, arriva ad una nuova revisione statutaria nel dicembre 2005, al fine di una più stretta rispondenza, anche formale, tra le diverse definizioni. Il Collocamento delle Azioni Banca Tercas SpALa Fondazione Tercas cede nell’ottobre 2006 il 15% della partecipazione nella Banca Tercas SpA; si tratta di 7.500.000 azioni ordinarie per un valore nominale di 3,9 milioni di euro cedute mediante OPV, Offerta Pubblica di Vendita. Il prezzo di cessione, fissato in 9 euro per azione, consente alla Fondazione un incasso complessivo di 67,5 milioni di euro che determinano una plusvalenza e quindi un incremento del patrimonio netto di quasi 48 milioni di Euro. L’operazione, con oltre 5000 sottoscrittori, si conclude con un successo tale da rendere necessaria l’assegnazione con riparto. L’interessenza nel capitale della Banca Tercas SpA si attesta quindi al 65%.
IL COMMISSARIAMENTO DI BANCA TERCAS.Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 30 aprile 2012, dispone, su proposta della Banca d’Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo di Banca Tercas, sottoponendo la stessa ad Amministrazione Straordinaria ai sensi dell’art. 70, comma 1, lett. A), del Testo Unico Bancario. Con provvedimento della Banca d’Italia del 3.5.2012 sono nominati il Rag. Riccardo Sora quale Commissario Straordinario, il prof. Antonio Blandini, il prof. Silvano Corbella e l’avv. Alessandro Portolano quali componenti del Comitato di sorveglianza; gli Organi straordinari si insediano in data 4 maggio 2012. Con decorrenza 7 maggio 2012 il Commissario Straordinario sospende la negoziazione delle azioni ordinarie di Banca Tercas. Il Commissario Sora, quindi, in data 7 luglio 2014, convoca per il giorno 29 dello stesso mese di luglio l’Assemblea degli Azionisti di Banca Tercas SpA per deliberare sulle proposte di aumento di capitale “mediante integrale utilizzo delle riserve ed azzeramento del capitale sociale, ai sensi dell’art.2447 del codice civile, con annullamento delle azioni ordinarie e contestuale aumento del capitale sociale, previo versamento del contributo a fondo perduto da erogarsi da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo pari ad euro 265.000.000,00 (duecentosessantacinquemilioni virgola zero zero), in forma inscindibile ed a titolo oneroso riservato alla Banca Popolare di Bari Società Cooperativa per Azioni per un importo complessivo di euro 230.000.000,00 (duecentotrentamilioni virgola zero zero), mediante emissione di n. 230.000.000 azioni ordinarie, del valore nominale di euro 1,00 (uno virgola zero zero) ciascuna, con caratteristiche identiche a quelle annullate, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma 5, del codice civile e conseguente modifica dell’art. 6 dello Statuto sociale.” In data 29 luglio 2014 si tiene l’Assemblea dei Soci di Banca Tercas che delibera l’aumento di capitale così come proposto dal Commissario Sora. Con un Comunicato Stampa del 27 agosto 2014 il Commissario Sora annuncia che la Banca d’Italia, su Sua proposta e con il parere favorevole del Comitato di Sorveglianza, ha autorizzato la convocazione delle assemblee dei soci di Banca Tercas e di Banca Caripe per deliberare la ricostituzione dei rispettivi Organi Sociali, Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale. Nel Comunicato si legge altresì che si prevede di celebrare le due assemblee il giorno 30 settembre 2014. Il Comunicato quindi conclude affermando “ con l’insediamento degli Organi Sociali avranno termine le procedure di amministrazione straordinaria di Banca Tercas e di Banca Caripe ed entrambe le banche verranno restituite alla gestione ordinaria.
LA FINE DEL COMMISSARIAMENTO DI BANCA TERCAS.Il 30 settembre 2014 si svolgono le Assemblee dei soci di Tercas e di Caripe che provvedono alla ricostituzione degli organi sociali con la conseguente conclusione della gestione commissariale avviata nel maggio 2012. Presidente di Tercas e Caripe viene nominato Gianluca Brancadoro, docente all’Università degli Studi di Teramo. Gli altri componenti i due consigli di amministrazione (ed i due Collegi Sindacali) vengono individuati nell’ambito dei dirigenti apicali della capogruppo integrati da professionisti indipendenti. Dal 1 ottobre 2014, quindi, Banca Popolare di Bari – capofila dell’omonimo gruppo di cui fanno parte anche la Cassa di Risparmio di Orvieto e la Popolare Bari Corporate Finance – assume il pieno ed effettivo controllo di Banca Tercas e della sua controllata Banca Caripe.
La “Mission” della Fondazione Tercas La definizione della mission della nostra Fondazione è esplicitata in maniera solenne nello Statuto, (in vigore dal 1 Aprile 2014) dove all’art. 2 si legge, appunto, che “La Fondazione persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico del territorio, nel rispetto delle tradizioni originarie. La Fondazione indirizza la propria attività esclusivamente nei settori ammessi di cui all’art. 1, comma 1, lett. c-bis) del D.Lgs 153/99, e agli art. 153, comma 21, e 172 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 ed opera in via prevalente nei settori rilevanti di cui all’art. 1, comma 1, lett. d) del citato decreto, assicurando singolarmente e nel loro insieme l’equilibrata destinazione delle risorse e la preferenza ai settori a maggiore rilevanza sociale. La Fondazione svolge la sua attività nel territorio della Provincia di Teramo quale risulta alla data di approvazione del presente Statuto, e, ricorrendo determinati presupposti, in altri ambiti territoriali, con il coordinamento dell’ACRI o della Consulta delle Fondazioni Bancarie Abruzzesi..omissis…” L’Ente, poi, definisce di volta in volta campi e spazi di operatività attraverso la programmazione pluriennale ed annuale. Tali definizioni danno luogo alla redazione dei Documenti di Programmazione Annuale e Pluriennale con i quali, nell’ambito dei valori e di specifici obiettivi privilegiati, si individuano i settori (in numero massimo di cinque) nei quali sarà concentrata, nel periodo di riferimento, la prevalenza delle risorse da assegnare, e quelli per i quali si prevedono comunque destinazioni. In occasione del Documento di Programmazione Pluriennale 2023 – 2025 la Fondazione ha delineato le strategie guida di intervento nel triennio, identificando così, in via preliminare, i Settori Rilevanti ed i Settori Ammessi di cui all’art. 1 lettera d) del D.Lgs 153/99, ai quali deve essere destinato almeno il 50% dell’avanzo d’esercizio, al netto degli accantonamenti alla riserva obbligatoria. Per il triennio 2023-2025 il Documento di Programmazione Pluriennale ha individuato due SETTORI RILEVANTI
La Fondazione ha riservato, altresì, risorse finanziarie per ulteriori due SETTORI AMMESSI:
Resta fermo che la Fondazione opera in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, quella stessa sussidiarietà sancita dall’art. 118 della Costituzione, secondo un’idea che ha trovato ormai pieno ed assoluto riconoscimento nelle già citate sentenze assunte dalla Consulta sul tema delle fondazioni. La Fondazione, pertanto, sta al fianco delle istituzioni pubbliche, in quanto interprete di quei bisogni della comunità di riferimento cui i vari livelli di governo pubblico non riescono a fare fronte. Per corrispondere adeguatamente a questa attesa ed ai compiti di un così impegnativo disegno, l’Ente, oltre che proporsi di perseguire con continuità il raggiungimento dei giusti assetti organizzativi e di struttura, si prefigge di stabilire e mantenere livelli elevati di collegamento e di relazione con gli organismi del territorio che svolgono attività nei campi istituzionali ad esso più vicini. Le Risorse Finanziarie per l’Attuazione della MissionLa Fondazione destina alla propria attività istituzionale le risorse derivanti dagli investimenti finanziari del proprio patrimonio in conformità alle vigenti disposizioni di legge in materia ed alle previsioni del proprio statuto. Il Ruolo della FondazioneGià negli anni passati la Fondazione ha individuato aree particolari nelle quali ha concentrato le attività svolte; esse sono state scelte sulla base di un insieme di considerazioni ispirate dai risultati dell’individuazione delle esigenze più sentite del territorio e da valutazioni circa l’effettiva possibilità della Fondazione di dare efficace risposta a quelle esigenze in relazione ai mezzi disponibili ed alle competenze maturate. La StrutturaLo Statuto dell’Ente stabilisce le attribuzioni e le regole di funzionamento degli organi della Fondazione: |