Si è tenuto stamani a Teramo, in Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, un Incontro organizzato su iniziativa della Consulta delle Fondazioni Bancarie Abruzzesi di Origine Bancaria per presentare ai rappresentanti regionali delle comunità di riferimento d’Abruzzo il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un accordo tra Fondazioni di origine bancaria e Governo e destinato al sostegno di interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
Prima dell’inizio dei lavori il Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore, ha rivolto un saluto al professor Mario Nuzzo, la cui presenza – ha affermato – sancisce di fatto la Sua accettazione ufficiale della carica di Presidente Onorario conferitagli dal Consiglio di Indirizzo dell’Ente e si è fatta portavoce di un Saluto del Sindaco di Teramo agli intervenuti all’Incontro cui non ha potuto partecipare per motivi di lavoro.
Nel corso della sua breve introduzione Enrica Salvatore ha ricordato che in Italia quasi un milione di minori vive in condizione di povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono da una generazione all’altra. Di recente – ha continuato – Save the Children è tornata a ricordare che in Italia quasi la metà dei minori in età scolare non ha mai letto un libro al di fuori di quelli scolastici, il 55% non ha mai visitato un museo, il 45% non svolge alcuna attività sportiva.
Le Fondazioni di origine bancaria, organizzazioni non profit che perseguono scopi di utilità sociale, dedicano già molta attenzione e risorse a favore dell’educazione e della
formazione giovanile, tuttavia ha proseguito Enrica Salvatore, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile si presenta come un’iniziativa straordinaria, non solo per la sua configurazione nazionale e per la portata, in termini economici, dell’impegno da parte delle fondazioni, ma anche perché rappresenta un unicum nel quadro delle partnership tra pubblico e privato.
Ha sottolineato, infine, l’obiettivo dell’incontro – organizzato per fornire una prima informazione di base sulle opportunità offerte dai primi due Bandi ad esso collegati – ed ha dato la parola ai relatori invitati: Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione Con il Sud, Domenico Iannello Direttore Forum Nazionale Terzo Settore e Giorgio Righetti, Direttore Generale ACRI.
Nel corso dei loro interventi sono stati illustrati gli elementi essenziali della operatività del Fondo.
La governance del Fondo è affidata a
un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro delle Fondazioni, quattro del Terzo Settore, due esperti in materie statistiche nominati dall’Isfol e uno dall’EIEF – Istituto Einaudi per l’economia e la finanza e presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini.
Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i Bambini” – nata il 15 giugno 2016 interamente partecipata dalla Fondazione Con il Sud – sul cui Sito Internet http://www.conibambini.org/ sono disponibili i primi due bandi dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni).
A disposizione ci sono complessivamente 115 milioni di euro (69 milioni di euro per la “Prima Infanzia” e 46 milioni di euro per l’ “Adolescenza”).
Una quota delle risorse sarà ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio. Nella programmazione del secondo anno, il Fondo promuoverà interventi rivolti anche ad altre fasce d’età.
Il Bando per la prima infanzia ha l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione dedicati ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, promuovendone la qualità, l’accessibilità, la fruibilità, l’innovazione. Un ruolo centrale dovranno avere le famiglie, da coinvolgere attivamente negli interventi sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione delle attività.
Il Bando dedicato all’adolescenza si prefigge di promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti ad alta densità criminale. Le proposte dovranno prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, per ri-avvicinare i giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione; la promozione della “scuola aperta”, ossia un luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli Istituti scolastici.
Per entrambi i bandi, le proposte dovranno prevedere il coinvolgimento di soggetti che, a vario titolo, si occupano di infanzia, educazione, minori (scuole, famiglie e più in generale la “comunità educante”). Gli interventi proposti, inoltre, dovranno adottare adeguati e innovativi strumenti di valutazione d’impatto.
Le proposte dovranno essere presentate da partnership costituite da minimo 2 soggetti, di cui almeno un ente del terzo settore. Potranno essere coinvolti, inoltre, scuole, istituzioni, università. L’invio dovrà avvenire esclusivamente online, in due fasi: la prima di presentazione delle idee progettuali (entro il 16 gennaio per il Bando Prima Infanzia ed entro l’8 febbraio per il Bando Adolescenza), mentre la seconda sarà dedicata all’invio dei progetti esecutivi relativi alle idee selezionate precedentemente. Da lunedì scorso è attiva la piattaforma per l’invio delle proposte.