“Tuck e Patti – due straordinari artisti di fama internazionale – sono in tournée in Europa ed in Italia, a maggio, si esibiranno a Milano, Pordenone e in un Concerto nella nostra Teramo per vivere insieme l’inizio di una primavera che ci auguriamo possa essere anche primavera di ottimismo e serenità”.
Con queste parole il Presidente Enrica Salvatore ha presentato stamani – nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in Palazzo Melatino – il Concerto di Tack & Patti che la Fondazione Tercas ha voluto organizzare, con il patrocinio del Comune, per il prossimo 12 maggio a Teramo, in Piazza Martiri con inizio alle ore 21,30 ed ingresso libero. In caso di pioggia nel Teatro Comunale.
Un evento musicale di grande, raffinata qualità culturale – ha continuato il Presidente – che si inserisce in quel vasto piano di azioni che la Fondazione Tercas sta studiando per favorire il rilancio della provincia e, più in particolare, per rivitalizzare il centro storico della città capoluogo quale naturale punto di riferimento dell’intero territorio.
La Fondazione Tercas è, infatti, fortemente convinta che la Cultura giocherà un ruolo cruciale per la tenuta della coesione sociale e per il mantenimento di quel senso di appartenenza positiva che ha sempre contraddistinto ogni città e Teramo in particolare.
Organizzarlo in Piazza Martiri, nel cuore della Città – ha concluso il Presidente, vuole sottolineare, appunto, il forte processo di coinvolgimento che la Fondazione Tercas sta perseguendo, nella convinzione che – come diceva Italo Calvino ne Le Città Invisibili – “Ogni volta che si entra in una piazza ci si trova in mezzo a un dialogo”.
Tuck & Patti: “the best duo on the planet”.
Tuck & Patti rappresentano uno dei più felici tentativi di coniugare il jazz e la musica pop. Potrebbe apparire semplice e riduttivo ma questo crossover è stato ambito da tanti musicisti dell’una e dell’altra parte, citiamo Sting per il mondo pop o George Benson per quello jazzistico, o perfino un altro duo d’eccezione, a cui i nostri eroi sono stati a lungo paragonati, Ella Fitzgerald e Joe Pass, a cui peraltro, Tuck & Patti, hanno dedicato l’ultimo loro lavoro discografico, “I remember you”, uscito per la Universal nel 2008.
Ed è questo il principale motivo per cui la Fondazione ha deciso di puntare sulla loro immagine e sul loro inconfondibile stile espressivo; due immensi artisti, due incredibili talenti nel proprio rispettivo strumento, riuniti sul palcoscenico e nella vita reale – da oltre trent’anni – in nome di un amore romantico, che non conosce il passare del tempo, che ad ogni concerto palpita nella loro musica e si trasferisce magicamente nel pubblico regalando duraturi momenti di gioia, infondendo serenità e stupore.
“Love Warriors”, così si intitola uno dei pochi brani a loro firma del 1989, a riaffermare la necessità di proteggere l’amore, alimentandolo ogni giorno celebrandone la sacralità, pur vivendo la quotidianità.
Prevalentemente interpreti di standard jazzistici (“My Romance” di Rodgers e Hart, il sorridente “I’ve Got Just About Everything” di Bob Dorough, lo swingante e luminoso “Better Than Anything“, legato al ricordo di Irene Kral), Tuck Andress, chitarra e Patti Cathcart, voce, hanno costruito pazientemente il loro stile nella Bay Area della San Francisco dei primi anni 80.
Una sedimentazione lunga e laboriosa condotta a colpi di innumerevoli concerti in fumosi jazz club e festival californiani e che finalmente culmina nel loro album di esordio, Tears of Joy, uscito nel 1988 per Wyndham Hill.
Da questo punto in poi è storia. La storia del jazz migliore, di quello trasversale, in splendido equilibrio sul crinale di una musica alta e sopraffina ma che al contempo sgorga dal cuore e sorride alla gente.
Non per niente Bobby McFerrin ebbe a definirli “The best duo on the planet”.