“Occorre creare relazioni, nel senso più vero e profondo del termine. Occorre condividere progettualità, strategie, decisioni. Solo in questo modo potremo passare da una economia lineare ad una economia circolare, limitando l’impiego delle risorse e la produzione degli scarti. Ma perché ciò accada è necessario prima di tutto modificare le mappe mentali dei nostri operatori economici, ed in secondo luogo promuovere importanti investimenti per l’innovazione dei processi, anche e soprattutto in quegli ambiti che nulla o molto poco ci sembra abbiano a che fare con la tecnologia, come ad esempio l’agricoltura.”
Con queste parole il Presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, ha concluso il suo intervento tenuto in collegamento streaming questa mattina nella Giornata di Studio “Una Nuova Imprenditorialità al Servizio del Territorio” organizzata dalla Provincia di Teramo nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Diocesi di Teramo-Atri della esposizione a Roma, in Piazza San Pietro, dall’11 dicembre 2020 al 10 gennaio2021, del Presepe Monumentale in Ceramica di Castelli.
“Parte del pensiero economico attuale – ha affermato nel Suo intervento il Presidente Tiziana Di Sante – sostiene che una economia sostenibile può esistere solo in presenza di fattori esogeni in chiave compensatoria: vantaggi fiscali, legislazioni di favore, collateralismi politici. In realtà non possiamo comprendere una economia etica e sostenibile se non la poniamo in relazione al consumo etico.
Nell’affermare quindi che l’emergenza di un consumatore socialmente responsabile, che scegliendo non solo il prodotto, ma anche il modo nel quale esso è stato ottenuto, sollecita le realtà produttive ad operare delle scelte è la grande novità di questa epoca” ha citato una recente indagine di Gfk Eurisko secondo la quale oltre un terzo dei consumatori considera la sostenibilità un fattore decisivo almeno quanto il prezzo e la qualità.
“Ma tale consumatore va costruito” – ha dichiarato il Presidente Di Sante – attraverso la formazione e l’informazione” ed ha quindi colto l’occasione per presentare un Video relativo al progetto BeeBio realizzato dalla classe 4G del Liceo Scientifico A. Einstein di Teramo, vincitrice regionale del percorso Green Jobs, programma nazionale di educazione imprenditoriale green che promuove lo sviluppo di competenze trasversali legate alla sostenibilità ambientale e all’imprenditorialità nei giovani delle scuole superiori, sostenuto da nove Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Tercas.
La Giornata di Studio Una Nuova Imprenditorialità al Servizio del Territorio, che si è tenuta questa mattina in diretta streaming, – cui hanno partecipato anche S. Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo-Atri, Diego Di Bonaventura, Presidente della Provincia di Teramo, Pietro Quaresimale, Assessore con delega al lavoro e alla formazione, ricerca e università Regione Abruzzo, Cesare Zippilli, Presidente Confindustria Teramo, Enzo Argante, Responsability Editor Forbes Italia, Marco De Dominicis, Castelli in ceramica, Stefano Cianciotta, Presidente Abruzzo Sviluppo, Cinzia Turli, responsabile risorse umane Lazzaroni spa, Erika Rastelli, Corporate manager Aran World, Antonio Forlini, Dirigente Amadori e Presidente UnaItalia e moderatori: Lanfranco Cardinale, Consigliere provinciale delegato al progetto “Riconnettere il territorio”, Don Emilio Bettini Diocesi di Teramo-Atri. – è una delle iniziative (un sito, 5 convegni “on line” e il progetto della cittadella della carità) promosse dalla Diocesi Teramo-Atri per coinvolgere il più possibile il nostro territorio nel Progetto di ampio respiro “Da Castelli a San Pietro: un presepe per (ri)nascere”.
Un Progetto che Fondazione Tercas sostiene, con la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo, il Comune di Castelli, l’Ufficio Scolastico Regionale insieme al Liceo Artistico “F. Grue” di Castelli, l’Università di Teramo e il Sodalizio degli Abruzzesi a Roma, avendolo ritenuto particolarmente meritevole poiché – finalizzato a promuovere le risorse di un territorio in gravi difficoltà economiche, le cui comunità affrontano una situazione di importante disagio sociale – offre l’occasione per dare risalto alle eccellenze delle produzioni artistiche locali, di cui Fondazione Tercas è essa stessa custode con le proprie collezioni.