L’unione fa la forza per incentivare la ricerca scientifica, rafforzando il trasferimento delle innovazioni; questa la ricetta della terza edizione di AGER per potenziare la competitività del settore primario. Si parte con una dotazione di oltre 5 milioni di euro di budget disponibile per sostenere progetti in questo ambito.
Nuova linfa per promuovere e sostenere la ricerca scientifica di eccellenza e portare innovazioni al comparto agroalimentare italiano. Con la volontà di incentivare la ripresa di un settore cardine dell’economia del nostro Paese. Su questi presupposti si è costituita il 25 maggio una nuova Associazione di Fondazioni di origine bancaria, enti no profit, per dare forza e ampliare le attività di AGER – AGroalimentare E Ricerca, il più grande progetto filantropico europeo creato dalle Fondazioni per il supporto alla ricerca e partito nel 2008 in seno alla Commissione Ricerca di ACRI, l’organizzazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa.
La nuova Associazione è nata sotto la spinta propulsiva di Fondazione Cariplo, riconfermata capofila, e ne fanno parte Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione CRC, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Tercas, Fondazione Friuli, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Fondazione CON IL SUD e Fondazione Cariparma.
Con una dotazione finanziaria che supera i 5 milioni di euro, saranno sostenuti progetti di ricerca scientifica, selezionati tramite bandi pubblici, per rispondere ai fabbisogni di innovazione del settore e del territorio nazionale, con una grossa novità: la realizzazione di un piano di trasferimento delle conoscenze ottenute dai progetti sostenuti da AGER o generate in altri contesti di ricerca. Il tutto per favorire un’applicazione rapida delle nuove tecnologie da parte degli operatori nazionali e per sostenere la ripresa economica post pandemia.
Grazie alle nuove risorse, sarà possibile potenziare lo sviluppo delle aree agricole e aumentare la competitività del settore primario. Le conoscenze e le innovazioni frutto delle ricerche permetteranno di traghettare la nostra agricoltura verso un nuovo modello resiliente e in grado di coniugare qualità e salubrità delle produzioni con la sostenibilità economica e ambientale.
In linea con lo spirito filantropico delle Fondazioni, AGER rafforzerà l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione con iniziative di public engagement promuovendo la partecipazione attiva degli attori della filiera agroalimentare e dei cittadini, dando vita a community di persone a cui sta a cuore il progresso sociale ed economico del nostro Paese.
Con la nuova Associazione, la terza nella storia di AGER, salgono a diciotto le Fondazioni che dal 2008 stanno sostenendo la ricerca scientifica a beneficio dell’agroalimentare made in Italy.
Il cantiere di lavoro è aperto: dopo l’estate saranno definiti in dettaglio i settori di intervento e sarà programmata la prima uscita dei bandi.
L’Università di Teramo e Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, ricordiamo, grazie ai finanziamenti garantiti da AGER, sono stati e sono protagonisti, in partnership con altre università ed enti di ricerca, di alcuni prestigiosi progetti di ricerca.
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AGER – AGroalimentare E Ricerca nasce nel 2008 in seno alla Commissione Ricerca di ACRI, l’organizzazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa, grazie a un primo gruppo di tredici Fondazioni che si associano. L’importanza dei risultati ottenuti e nuovi fabbisogni di ricerca e innovazione, favoriscono nel 2015 la costituzione di una seconda associazione formata da dieci Fondazioni e nel maggio 2021 di una terza associazione di dieci Fondazioni. Grazie a nuovi ingressi, oggi AGER raggruppa diciotto Fondazioni che abbracciano l’intero territorio nazionale. In tredici anni sono stati sostenuti 32 progetti di ricerca ad alto impatto applicativo, ottenendo i seguenti risultati:
- migliorato i processi produttivi grazie allo sviluppo di tecnologie innovative
- consolidato la leadership dei prodotti made in Italy
- garantito ai consumatori alti livelli qualitativi dei prodotti freschi e trasformati
- promosso la sostenibilità ambientale ed economica delle filiere agricole
- favorito la costituzione di reti di ricerca e la formazione di giovani ricercatori
Le tematiche di intervento, a rilevanza nazionale, sono definite in funzione dei fabbisogni di ricerca rilevati da esperti nazionali del mondo scientifico e delle filiere agroalimentari. I comparti sostenuti fino ad oggi sono: cerealicoltura, ortofrutticoltura, zootecnia, vitivinicoltura, acquacoltura, olivicoltura, agricoltura di montagna e produzioni lattiero-casearie. Le risorse sono assegnate tramite bandi pubblici rivolti agli enti di ricerca e sperimentazione del territorio italiano a seguito dell’adozione di procedura competitiva, supportata da esperti internazionali indipendenti secondo criteri di peer review.
I NUMERI DI AGER
- Oltre 34 milioni di euro erogati dal 2008 al 2021 per ricerca applicata e azioni di trasferimento tecnologico
- 110 gli esperti internazionali che hanno valutato i progetti con criteri di peer review
- 257 i progetti candidati sui bandi
- Oltre 500 giovani ricercatori coinvolti in percorsi formativi altamente professionalizzanti
- Oltre 170 i gruppi di ricerca attivati a livello nazionale