“… sono individuate due linee di azione:
1) conferma del sostegno alle iniziative diffuse sul territorio, favorendo la progettualità in rete tra le associazioni di volontariato stabilmente operanti nel territorio e fortemente radicate in esso, volta a:
– migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, attraverso strategie innovative finalizzate in particolare all’inserimento nel mondo del lavoro ed alla creazione di strutture e progetti per l’accoglienza di soggetti adulti usciti dai percorsi scolastici;
– fornire supporto psicologico ai nuclei familiari di persone disabili;
– sostenere la fascia di popolazione economicamente più debole, in particolar modo in relazione ai bisogni primari, con una particolare attenzione alla formazione emotiva e culturale dei minori, al fine di evitare la “trasmissione ereditaria” della situazione di disagio;
– prevenire il disagio di minori e giovani, attraverso la creazione e lo sviluppo di centri di aggregazione con finalità formative;
– migliorare la partecipazione attiva delle persone di origine immigrata nella società;
– aumentare la capacità delle persone in situazione di disagio di gestire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa;
– favorire, in sinergia con le istituzioni e gli enti del territorio, l’accesso al mercato del lavoro di persone inoccupate e/o disoccupate nonché le opportunità per lo sviluppo di forme di lavoro autonomo e imprenditoriale, in particolare per i giovani, servendosi anche dello strumento del Microcredito o promuovendo corsi di formazione o di riqualificazione professionale per i meno giovani;
– rafforzare la prevenzione e la promozione della salute ed i livelli di professionalità del personale operante in strutture e servizi socio sanitari pubblici e privati;
– rafforzare l’integrazione e l’erogazione di servizi e interventi socio sanitari a favore di soggetti in condizione di disagio fisico, economico e/o sociale;
– favorire il benessere culturale e la partecipazione attiva delle persone anziane;
– promuovere interventi volti a contrastare o ridurre il disagio dei soggetti affetti da patologie che possano comportare difficoltà nella vita sociale del paziente e comprometterne il benessere materiale e psicologico ovvero a volti a contrastare o ridurre il disagio morale e materiale dei relativi familiari;
– promuovere in partenariato con la ASL di Teramo e con le Scuole superiori della Provincia, azioni di medicina preventiva, oltre che di assistenza domiciliare per le persone fragili;
– assicurare sostegno alle iniziative di contrasto delle fragilità acutizzate dalla crisi pandemica, anche al fine di preservare la coesione sociale;
– contrastare la povertà prevedendo forme, anche marginali, di impegno nello svolgimento delle stesse mansioni di assistenza;
– favorire l’inclusione sociale con azioni da gestire in partenariato con altri Enti no-profit.
2) individuazione di un numero ristretto di interventi a forte impatto sociale e di ampio respiro, di rilevanza provinciale, da realizzarsi eventualmente con uno stanziamento di carattere pluriennale, con il coinvolgimento delle Istituzioni e degli Enti del Terzo Settore del territorio, individuando uno o più obiettivi ritenuti prioritari tra quelli sopra indicati.
Rientrano tra gli interventi del settore, infine, alcune importanti iniziative di carattere nazionale cui la Fondazione intende confermare l’adesione:
– il sostegno alla Fondazione con il sud (ente non profit privato nato nel novembre 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno e favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo)
– la partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile (costituito dall’ACRI a seguito del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali);
– il finanziamento del Fondo Nazionale per le Iniziative Comuni.
Con riferimento alla partecipazione al Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, la Fondazione continuerà a svolgere attività di informazione, stimolo e supporto nei confronti dei soggetti del territorio, valutando eventualmente l’adesione in qualità di partner nell’ambito di iniziative ritenute di particolare interesse.
(dal Documento di Programmazione Pluriennale 2023-2025)