La “Giornata Europea delle Fondazioni” – proposta da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente, a cui aderiscono in Italia l’Acri, che associa le Fondazioni di origine bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce altre fondazioni ed enti di erogazione – è giunta quest’anno alla quinta edizione.
Un recente studio della Commissione Europea conta un numero di oltre 110mila fondazioni di pubblica utilità che, nel loro complesso, possiedono un patrimonio stimato in circa 350 miliardi di euro, impiegano poco meno di 1 milione di cittadini e ogni anno per le loro collettività spendono circa 80 miliardi. Molti sono gli elementi che le accomunano. Da questo è nata l’idea di istituire una Giornata che le celebri.
Si tratta di un’occasione per dare riconoscimento alla cultura della filantropia istituzionale e far conoscere un po’ meglio le fondazioni che insieme al mondo del volontariato e del terzo settore concorrono ad alimentare e innovare il welfare nel nostro Paese.
“È una questione di educazione. Comunità e crescita delle nuove generazioni” è il tema suggerito quest’anno dall’Acri.
Nel corso del Suo intervento, ad apertura dei lavori, il Presidente Enrica Salvatore ha ricordato che il Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo e sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione con il Sud.
Prima di passare la parola ai relatori il Presidente si è soffermata ad illustrare il metodo di lavoro dalla Fondazione Tercas incentrato principalmente sull’attivazione di reti tra associazioni ed istituzioni del territorio. Un ruolo di facilitatore di sinergie – ha affermato – che permette la realizzazione di progetti strategici per lo sviluppo della comunità teramana.
Ha quindi illustrato alcuni dei progetti più significativi che la Fondazione Tercas ha sostenuto nel corso del 2017 in diversi settori a cominciare da quello della Cultura con il convinto impegno messo in campo in occasione della candidatura di Teramo Capitale della Cultura 2020.
Al riguardo ha ringraziato le istituzioni impegnate nel Comitato Sostenitore e le Associazioni ed i Privati che hanno offerto il loro prezioso contributo per la definizione del Dossier presentato al Ministero dei Beni Culturali.
Ha ricordato l’intervento dell’Acri e delle Fondazioni Associate in favore delle popolazioni e delle imprese colpite dal sisma tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, nelle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo che grazie ad un Fondo di Garanzia, da esse costituito, potranno complessivamente ricevere finanziamenti per investimenti destinati al ripristino o alla riconversione dell’attività aziendale, oppure per esigenze di liquidità.
Tra gli obbiettivi di pianificazione strategica della fondazione Tercas , per il triennio 2017/2019, ha affermato ancora – vi è quello di porre a disposizione del territorio, accanto alla tradizionale attività erogativa, una serie di strumenti innovativi in grado sia di incrementare le risorse disponibili sia di ampliare la tipologia di interventi da sostenere.
Grazie alla collaborazione con Banca Prossima Spa, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo non profit laico e religioso, ideatore di “Cre.S.Co” (Credito per lo Sviluppo delle Comunità), la Fondazione Tercas – ha continuato il Presidente – ha avviato nel corso del 2017 un intervento sperimentale finalizzato, da un lato, a facilitare l’accesso al credito, alle migliori condizioni di mercato, da parte delle organizzazioni non profit della propria comunità di riferimento e, dall’altro, a stimolare e promuovere la realizzazione di progetti con forte valenza sociale caratterizzati dalla sostenibilità economica nel lungo periodo.
Il Presidente ha dato quindi la parola a Sabrina de Flavis ed Anna Amato che nei loro interventi hanno illustrato gli aspetti originali dei progetti predisposti dalle loro associazioni che hanno ottenuto i finanziamenti messi a disposizione del primo due Bandi, quello dedicato all’Infanzia, del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile.
I lavori della Giornata sono stati conclusi da Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione con Il Sud e dell’impresa sociale “Con I Bambini”, che – commentando il traguardo del Bando dedicato all’Infanzia che ha visto il finanziamento di 80 progetti (66 progetti regionali e 14 multiregionali, con un importo complessivo di 62,2 milioni) – ha affermato che “siamo di fronte a un intervento di welfare massiccio – 360 milioni di euro in tre anni – in cui per la prima volta “il pallino” sta in mano al Terzo Settore e non alla Pubblica amministrazione. Le scuole e i Comuni sono nei partenariati, ma la responsabilità della progettazione e dell’attuazione è tutta in mano al Terzo Settore. Si apre una pagina interessante del panorama dell’innovazione del welfare in Italia, di cui tutti parliamo sempre ma che sarebbe ora di far partire. Qui c’è una vera novità.
A breve, inoltre, – ha annunciato – sarà pubblicato il terzo bando dedicato alla fascia di età compresa tra 5 e 14 anni. Il Bando Nuove Generazioni, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e al mondo della scuola, a differenza dei precedenti due prevede la presentazione online dei progetti in una fase unica e richiede la presenza obbligatoria, nel partenariato, di almeno un Istituto scolastico. Ancora in fase di valutazione le 260 proposte progettuali (206 relative ai raggruppamenti regionali, 54 multiregionali) ammesse alla seconda fase del Bando Adolescenza (11-17), i cui risultati definitivi saranno pubblicati nei primi mesi del 2018.