Fondazione Tercas tra le fondazioni italiane che hanno costituito il Fondo per la Repubblica Digitale. Pubblicati oggi i primi due Bandi per giovani donne e NEET.

Pubblicati oggi i primi due bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, “Futura” e “Onlife”, dedicati ad accrescere le competenze digitali delle giovani donne e dei Neet (Not engaged in Education, Employment or Training – persone non attive in Istruzione, in Lavoro o in Formazione).

Il Fondo, istituito nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr e del Fondo Nazionale Complementare (Fnc) è una innovativa partnership tra il pubblico e il privato sociale e coinvolge il ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, il ministero dell’Economia e l’Acri con le sue fondazioni associate tra le quali FONDAZIONE TERCAS.

Il Fondo ha come obiettivo l’aumento di quelle competenze fondamentali per completare la transizione digitale del Paese e per questo sosterrà progetti di reskilling (riqualificare le proprie competenze) e di upskilling (acquisire nuove competenze)  digitale di persone ai margini del mercato del lavoro con un particolare focus su Neet, donne, disoccupati ed inattivi.

Per i due bandi “Futura” e “Onlife” c’è tempo fino al 16 dicembre per partecipare attraverso il nuovo portale Re@dy (www.portaleready.it).

Attraverso i Bandi possono essere finanziati progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da un massimo di tre soggetti.

Sono 26 milioni le persone che oggi in Italia non hanno competenze digitali di base. Siamo al 18esimo posto fra i 27 Stati membri secondo i nuovi dati del Digital Economy and Society Index (DESI), l’ indice di digitalizzazione dell’economia e della società. Il Rapporto 2022 della Commissione Europea parla chiaro: solo il 46% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede almeno competenze digitali di base, contro una media UE del 54%.

Queste carenze rappresentano un ostacolo allo sviluppo del Paese e limitano la partecipazione dei cittadini a un’economia sempre più digitale, sia in quanto lavoratori, sia in quanto beneficiari e utenti di servizi.

Il Fondo per la Repubblica Digitale è stato costituito proprio per realizzare dei passi avanti, concreti e tangibili, nell’arco dei prossimi anni.