Saranno Sonia Bergamasco e Canio Loguercio ad aprire giovedì prossimo – con inizio alle ore 18,30 nella sala San Carlo in via Delfico (Museo Archeologico) a Teramo – la settima edizione di TeramoPoesia che si avvale anche quest’anno della Ideazione e Direzione Artistica di Silvio Araclio. L’introduzione alle letture sarà di Daniela Attanasio.
TerAmoPoesia è un piccolo festival sulla poesia che ha come obiettivo l’Osservazione della Realtà Poetica Contemporanea. La manifestazione si è imposta brevemente nel panorama nazionale come una tra le più interessanti del settore ed è stata ampiamente segnalata e seguita, oltre che dalla stampa regionale anche da quella nazionale.
La manifestazione, in questi anni, ha richiamato a Teramo e proposto al suo pubblico, alcune tra le voci più significative della poesia italiana insieme a critici letterari, scrittori, musicisti e attori teatrali.
Sonia Bergamasco è una grande interprete di opere teatrali e cinematografiche, particolarmente amata dal vasto pubblico della televisione. Con la sua sensibilità di artista appassionata di poesia porterà in scena i versi di alcune grandi autrici del ‘900 (Alda Merini, Amelia Rosselli, Marina Cvetaeva, Anna Achmatova, Wyslawa Szymborska) sul tema della passione amorosa.
La sua interpretazione avrà come contrappunto e continuità di voce le canzoni del musicista-performer Canio Loguercio, ritenuto dalla critica un esponente di punta della Vesuwawe.
Nel secondo appuntamento in rassegna, giovedì 4 aprile, tre importanti poeti contemporanei,Franco Buffoni, Elio Pecora e Giovanna Rosadini, presenteranno al pubblico teramano le poesie di tre giovani esordienti da loro stessi selezionati. Alla fine delle letture, che saranno affidate alla voce dei giovani autori e poi a quella di Bartolomeo Giusti, attore diretto e apprezzato dai maggiori registi del teatro italiano, una ristretta giuria sceglierà l’esordiente più convincente che riceverà un attestato di presenza e l’invito a partecipare come ospite-poeta alla prossima rassegna di Teramopoesia.
A chiusura di questa settima edizione, giovedì 11 aprile, un incontro particolarmente stimolante: il ritorno alle radici della nostra poesia moderna con gli interventi di Emanuele Trevi e Paolo Di Paolo, scrittori di due diverse generazioni delle quali hanno dato, nei loro libri, un’intensa testimonianza intrisa di autobiografia e invenzione. La conversazione dei due autori sulla lirica amorosa del XIII e XIV secolo, sarà incentrata sulla loro personale lettura dei sonetti della Vita Nuova di Dante e del Canzoniere di Petrarca.
Una scelta di versi da queste due opere, è affidata alla lettura di Carlo Orsini, attore caro al pubblico teramano e che per anni è stato la voce della RAI in Abruzzo.