“Sistema Endocannabinoide, neurodegenerazione e regolazione dell’invasività tumorale”: è questo il nome dello studio che, condotto sotto la direzione del Prof. Mauro Maccarrone dall’Università di Teramo a partire dal 2007 e co-finanziato dalla Fondazione Tercas, , potrebbe rivoluzionare le conoscenze basilari riguardanti il funzionamento della trasmissione nervosa ed il conseguente trattamento delle disfunzioni della stessa.
Il lavoro di ricerca ha impegnato in una stretta e proficua collaborazione il Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Università di Teramo, diretto dal professor Maccarrone, e due laboratori della Fondazione Santa Lucia di Roma: quello di Neurochimica dei lipidi, diretto sempre da Maccarrone, e quello di Neurofisiologia, diretto dal dott. Centonze.
Nello studio sono stati coinvolti anche due Dipartimenti dell’Università di Roma Tor Vergata (Neuroscienze e Medicina Sperimentale e Scienze Biochimiche), e prezioso è stato il supporto fornito dal prestigioso istituto di ricerca americano “The Scripps Research Institute” che ha consentito ai ricercatori italiani di avvalersi di analisi condotte su topi geneticamente modificati.
Il progetto, che si svilupperà nell’arco di tre anni, prevede di verificare la possibilità che risultati analoghi si possano ottenere anche per la regolazione dell’invasività tumorale. Lo studio delle modalità e delle componenti molecolari coinvolte in quest’altra tipologia di degradazione è attualmente condotto dal Consorzio Mario Negri Sud sotto la direzione dal Prof. Roberto Buccione.
Anche la stampa internazionale – con la prestigiosa rivista BRAIN – si è interessata a questa ricerca, così come la stampa nazionale con un interessante articolo del magazine PANORAMA dell’agosto 2007.
La Fondazione Tercas segue e supporta con estrema cura ed attenzione questa ricerca, che si è concentrata sulle alterazioni del sistema endocannabinoide (molecole presenti nei tessuti periferici e nel cervello con azione di neurotrasmissione) e in paricolare sull’azione svolta dai due neurotrasmettitori implicati sia nelle tossicodipendenze sia nelle malattie infiammatorie e degenerative del cervello: l’AEA (anandamide) e il 2-AG (2-arachidonilglicerolo); l’esito finale di questi importantissimi studi ha comportato un completo riesame del ruolo effettivamente svolto da entrambi i neurotrasmettitori ed ha aperto nuove e promettenti prospettive per l’approccio farmacologico alle malattie correlate alle disfunzioni del sistema endocannabinoide: il morbo di Alzheimer, il Parkison, la corea di Huntington, la sclerosi multipla o la sclerosi laterale amiotrofica, nonché quelle cosiddette periferiche quali l’obesità, la cirrosi epatica o l’infertilità.