Il Presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore, è intervenuta ieri pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione de “I giardini della Memoria”, lo spazio verde della Casa di Riposo Santa Rita di Atri, di proprietà della Asp 2 (Azienda Servizi alla Persona) , in Largo Forosetto che è tornato ad essere patrimonio fruibile dell’intera città grazie alla collaborazione tra Asp 2, Fondazione Tercas – che ha finanziato il progetto – i ragazzi dell’Istituto Agrario Zoli ed i volontari dell’Associazione Positivamente.
Nel corso del suo intervento, dopo il taglio del nastro, il Presidente della ASP 2 Roberto Prosperi ha affermato che “I giardini della Memoria” rappresentano un altro tassello della comunità del benessere che la Asp 2 sta realizzando sul territorio assieme alla fattoria sociale Rurabilandia e al Centro Integrato per i Servizi alla Famiglia.
Dopo aver ringraziato “la rete dei soggetti coinvolti” che si è impegnata per realizzarli ha illustrato, ai tanti cittadini intervenuti, l’idea progettuale che prevedeva di avviare nella corte esterna della casa di Riposo Santa Rita, attività di ortoterapia e di giardinaggio sociale.
Alcuni mesi fa è stata curata la messa a dimora di una serie di piante ed essenze: un roseto, alberi di tiglio, gelsomini e rampicanti che doneranno colori ed odori agli spazi che adesso hanno fiori, essenze e frutti, dove i ragazzi dell’istituto agrario faranno anche fruttificare nuovamente le antiche viti utilizzate per fare il vino da messa dalle monache quasi 160 anni fa nell’originario Convento oggi cara di riposo.
Il Presidente Enrica Salvatore – dopo aver ricordato che ammontano ad oltre 700 mila Euro le risorse che la Fondazione Tercas ha impegnato in questi ultimi 15 anni per la ristrutturazione della Casa di Riposo Santa Rita – ha espresso, nel suo intervento, compiacimento per il recupero di uno spazio che, chiuso da sempre, apre ora i propri cancelli per dar vita ad attività di inclusione sociale che vedranno protagonisti anziani, giovani, studenti, tecnici, volontari tutti impegnati a disegnare un moderno modello di welfare di comunità.
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