Le Cinema, cent ans de jeunesse. Un Progetto per la diffusione della Cultura Cinematografica

La Fondazione Tercas, nell’ambito delle sue finalità istituzionali, prosegue il suo impegno per la diffusione della cultura cinematografica presso le giovani generazioni. Sostiene infatti, a Teramo, la partecipazione di alcune classi degli Istituti scolastici Savini/San Giuseppe e Zippilli/Noè Lucidi al progetto didattico sperimentale Le Cinéma, cent ans de jeunesse realizzato dal Service Pedagogique della Cinémathèque Française.

La Francia è il paese con la più antica e sviluppata tradizione di pedagogia del cinema; dispone infatti di numerosi dispositivi didattici diffusi su tutto il territorio nazionale che costituiscono un esempio per tutti. Tra questi dispositivi, Le Cinéma, cent ans de jeunesse, giunto quest’anno alla 18esima edizione, si distingue per il coinvolgimento di moltissimi  paesi non solo europei: quest’anno accanto alla Spagna, all’Italia, al Regno Unito, al Portogallo partecipano infatti anche il Brasile, Cuba, la Martinica.

L’Italia – partner istituzionale del progetto dal 2008, grazie alla Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema e Alessandra Guarino, che ne cura il coordinamento nazionale – ha individuato e proposto Marco Chiarini e Dimitri Bosi,formatori esperti e responsabili del Cineforum Teramo per l’adesione, la partecipazione e lo svolgimento dei laboratori in classe, in collaborazione didattica con le insegnanti delle due scuole.

“Dans notre monde, l’image est partout et à propos de tout, utilisèe come messager et a la fois come message. Elle se propose comme la vérité, semble vouloir tout commenter, tout imposer. Il est essentiel de bien savoir percevoir et deceler ses nuances de langage”: così il grande registaCosta-Gravas, Presidente della Cinémathèque Française, nel promuovere il progetto realizzato da Nathalie Bourgeois, Direttrice del Servizio Pedagogico, ribadisce l’urgenza e la necessità oggi di un approccio alle immagini per le giovani generazioni.

Le cinéma cent ans de junesse offre infatti a tutti i partecipanti l’opportunità di sperimentare un approccio serio e rigoroso al cinema e al linguaggio audiovisivo attraverso un metodo di lavoro collettivo che viene ogni anno messo in pratica e sperimentato da tutta la comunità di docenti ed esperti che vi partecipano e che muove dalle riflessioni dello studioso, docente universitario e regista Alain Bergala che, già consigliere del ministro della cultura Jack Lang, ha negli anni studiato e analizzato nuovi modelli di educazione al cinema.

I docenti delle scuole e gli esperti di cinema che partecipano al progetto sono chiamati ad attenersi a un tema e a delle proposte di lavoro molto precise, le cosiddette “regole del gioco”, che tutti devono applicare nelle rispettive classi. Quest’anno il tema è “la messa in scena”: negli anni scorsi è stato “il punto di vista”, “il colore”, “i movimenti di macchina”, “mostrare/nascondere” ecc.  Il tema e le regole indicate costituiscono il punto di partenza, per l’approccio e per la scoperta del cinema, in cui tutti sono chiamati a riconoscersi. Ai bambini e ai ragazzi che partecipano ai laboratori, si chiede di esprimere il proprio punto di vista sul cinema e sulla realtà.

Il progetto costruisce per docenti e formatori un vero spazio di riflessione e di formazione, attraverso tre incontri annuali organizzati dal Servizio Pedagogico della Cinémathèque.

Nel primo incontro di settembre, si presenta il tema e si affrontano le “regole del gioco” anche attraverso la visione e la comparazione di sequenze di film scelti da tutta la storia del cinema; a metà marzo il secondo appuntamento per un bilancio di metà percorso, inteso come verifica intermedia del lavoro svolto e durante il quale si presentano i primi esercizi realizzati dalle classi che partecipano al progetto. A giugno, nelle giornate finali, oltre ai docenti e agli esperti interviene anche una rappresentanza degli studenti e si partecipa coralmente alla proiezione dei film-saggio realizzati in ogni laboratorio.

Diversità linguistiche, anagrafiche e scolastiche si confrontano alla fine dell’esperienza in un momento di grande emozione per tutti coloro che vi partecipano.

Il progetto costituisce quindi una grande opportunità per il confronto che inaugura con il nostro sistema scolastico e per la conoscenza e la diffusione di buone pratiche che, auspichiamo, potranno essere disseminate a livello regionale e nazionale, nel più ampio contesto possibile.

Per seguire gli sviluppi del progetto potete consultare:

https://ilcinemaascuola.wordpress.com/