L’arte e la cultura sono di gran lunga il principale settore d’intervento delle Fondazioni di origine bancaria, che con le loro erogazioni in questo campo – più di 4 miliardi di euro in dieci anni – oltre all’organizzazione di eventi e mostre, sostengono la conservazione e la valorizzazione dei beni artistici presenti sui territori. Non è tuttavia noto ai più che esse detengono collezioni d’arte molto interessanti, a disposizione delle loro collettività ma meno conosciute e fruibili per un pubblico più vasto.
Si tratta di un patrimonio ampio che, nella varietà della sua composizione (opere di pittura, scultura, arredi, suppellettili, strumenti musicali, etc.) e nella sua stratificazione temporale, può essere considerato come il volto storico e culturale dei diversi territori e può offrire un’interessante lettura delle vicende collezionistiche delle Fondazioni. L’ACRI, l’associazione che le rappresenta collettivamente, ha voluto realizzare, quindi, – con l’intento di mettere un simile patrimonio a disposizione di un pubblico ampio e in particolare dei giovani – uno straordinario e ricchissimo Catalogo Multimediale accessibile online tramite Pc, tablet e smartphone che verrà ulteriormente implementato nel tempo.
Il catalogo – che si chiama R’accolte, l’arte delle Fondazioni perché intende accogliere e valorizzare nella loro specifica identità i patrimoni d’arte delle singole Fondazioni – censisce oltre novemila pezzi appartenenti a 59 collezioni di 52 Fondazioni, fotografati e schedati secondo i più accurati standard internazionali.
Sono consultabili 5.509 dipinti, 1.583 disegni, 1.054 opere di ceramica, 609 sculture, 368 stampe, 112 articoli numismatici, 67 arredi, 13 opere di arte contemporanea, 10 strumenti, 5 foto d’arte, 4 oggetti di vetro: per un totale di 9.334 pezzi .
LE RACCOLTE D’ARTE DELLA FONDAZIONE TERCAS
Quadri, Dipinti, Disegni
Dal sito è’ possibile scoprire quindi anche i tesori della Fondazione Tercas che nel 1994 ha avviato – con l’acquisto dalla duchessa Fiorella Acquaviva d’Aragona di un dipinto raffigurante il Cardinale Giulio Acquaviva (1546-1574) – una raccolta di opere d’arte che comprende 38 quadri e oltre 300 pezzi in maiolica e porcellana .
In particolare, la collezione di quadri – visualizzabile sul sito dell’Acri – comprende, oltre all’opera sopra citata, 21 disegni eseguiti con tecniche diverse (carboncino, olio, tempera) e 14 dipinti ad olio di Giovanni Melarangelo (Teramo 1903-1978) e 2 tele di Guido Montauti (Pietracamela 1918 – Teramo 1979); le prime due raccolte sono state acquistate, rispettivamente, nel 1995 e 1997 dal figlio dell’artista, Giuseppe Melarangelo, mentre le ultime 2 tele sono state cedute alla Fondazione dalla consorte dell’artista nel corso del 1997.
Ceramiche
La Collezione di Ceramiche di Serafino Mattucci in Esposizione Permanente.
La raccolta di opere in ceramica è iniziata, invece, nel dicembre 2000, a seguito della donazione di quasi n. 100 opere da parte del Maestro Serafino Mattucci (1912-2004); la collezione, che oltre alle opere dell’artista comprende una decina di pezzi di altri autori, è per intero visualizzabile sul sito dell’Acri ed alcune delle opere più prestigiose sono in Esposizione Permanente nei locali al Secondo Piano di Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, in Largo Melatini 17-23, a Teramo.
La Collezione di Ceramiche Gliubich.
Nel 2003, poi, la Fondazione ha colto l’occasione di poter riportare a Teramo, acquistandola, un’ampia collezione di circa 180 opere in maiolica e porcellana, prevalentemente di maestri e scuola castellana, che abbraccia un periodo che va dai primi del seicento ai primi del novecento.
La collezione (ora denominata Collezione Gliubich, ma nota anche con il nome De Felici ovvero De Felici-Gliubich – per intero visualizzabile sul sito dell’Acri – è stata raccolta, per un arco di due secoli a partire dalla prima metà del XIX secolo, dalla della famiglia abruzzese Marchesi De Felici Del Giudice di Pianella, in Provincia di Pescara; dopo che nel 1994 era stato apposto, tramite decreto ministeriale, il vincolo della Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Storici e Artistici dell’Abruzzo, l’insieme delle opere è stato ceduto, nel 2000, al signor Marcello Gliubich dell’Aquila, da cui la collezione è stata infine acquistata dalla Fondazione.
- Le Maioliche
Le maioliche, quasi tutte di Castelli d’Abruzzo, vanno dagli inizi del secolo XVII agli inizi del secolo XX, attraverso realizzazioni auliche e da parata soprattutto del miglior periodo barocco, con opere realizzate dai Grue, dai Cappelletti, dai Gentile, ecc.
Ad essi si affiancano opere altrettanto rappresentative, che danno alla collezione un’impronta particolare poiché attestante non solo la maiolica d’autore, ma tutta una produzione uscita dai laboratori castellani meno famosi che hanno, attraverso il loro operato, contribuito non poco alla fama di Castelli d’Abruzzo nel mondo.
La raccolta contempla anche maioliche d’uso, da spezieria, da farmacia, oppure legate alla devozione, ai costumi ed usi della vita quotidiana, rappresentativi di ogni ceto sociale.
La collezione contempla anche un piccolo gruppo di oggetti provenienti da altri centri abruzzesi come Bussi sul Tirino(PE), Torre dei Passeri(PE) e Rapino, oltre ad alcuni manufatti di ambito urbinate, di Lodi, Nove di Bassano, dell’Italia meridionale. - Le Porcellane
Il corpus delle porcellane esibisce superbi capolavori cinesi e giapponesi, con esempi di produzione Imari e Satsuma, sovente raffiguranti scene desunte dai generi teatrali più seguiti. Ben rappresentati sono i centri europei più famosi come Meissen in tutti i suoi classici periodi, Sèvres e i centri del nord-Europa, attraverso oggetti contrassegnati dai marchi delle rispettive manifatture.
Anche le migliori produzioni italiane di Doccia, poi Richard-Ginori e Capodimonte sono presenti con oggetti imponenti e di ottima qualità.
Tale raccolta si attesta come un esempio raro, se non unico, del collezionismo di porcellane del centro-Italia che contempla una eterogenea gamma di produzioni, raccolte a partire dall’epoca in cui vi fu la scoperta, e l’avvento, della porcellana in Europa, a ricalco dell’Oriente che la produceva già da moltissimi secoli prima.
La Collezione di Ceramiche Gliubich in Mostra ed in Esposizione Permanente.
La Collezione Gliubich – che arricchisce il patrimonio artistico di opere castellane già presente nella nostra provincia – è stata presentata al pubblico, insieme alle ceramiche di Castelli di proprietà della Tercas spa, in una Mostra che si è tenuta dall’8 dicembre 2005 fino al 6 gennaio 2006 nella sede della Pinacoteca Comunale in Viale Bovio a Teramo, con il patrocinio del Comune di Teramo, Assessorato alla Cultura, ed ora è in Esposizione Permanente nei locali al Piano Terra di Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, in Largo Melatini 17-23, a Teramo.
La Donazione di Mirella Rosa Nisii in Esposizione Permanente.
La donazione riguarda tre mattonelle attribuite a Nicola Cappelletti (Castelli XVII secolo) con decoro a paesaggio alberato con architettura, viandanti e sole; anch’esse in Esposizione Permanente nei locali al Piano Terra di Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas in Largo Melatini 17-23, a Teramo.
Le Ceramiche di Banca Tercas in Esposizione Permanente.
In occasione dell’inaugurazione di quest’ultima, infine, sono state concessi in comodato, al fine di essere anch’essi ivi esposti, 6 preziosi vasi in ceramica della collezione Orsini Colonna,datati sedicesimo secolo, di proprietà di Banca Tercas; anch’essi in Esposizione Permanente nei locali a Piano Terra di Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas in Largo Melatini 17-23, a Teramo.