4mila bambini, adolescenti e famiglie coinvolti per due anni in attività e laboratori per contrastare
la povertà educativa minorile nei territori colpiti dal sisma.
L’iniziativa promossa da 5 organizzazioni del terzo settore in collaborazione con
11 scuole del territorio e 17 Comuni, insieme nel progetto RAdiCI.
Difficoltà di apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, talenti e aspirazioni. La mancanza di opportunità educative a tutto campo può avere forti conseguenze sulla crescita dei minori e della società di cui fanno parte. Conseguenze che possono segnare gravemente soprattutto il futuro di comuni di aree interne già pesantemente colpite dal terremoto.
Così in Abruzzo 5 organizzazioni del terzo settore, 11 scuole e 17 Comuni delle aree terremotate di Teramo e Pescara hanno deciso di fare rete nel progetto RAdiCI, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Per fare delle radici lo spazio in cui riconoscere le nostre e altrui identità e accrescere conoscenze e relazioni.
RAdiCI, le attività e i comuni coinvolti
Completamente gratuite, le attività del progetto hanno preso il via già lo scorso giugno 2018 e vedranno coinvolti fino a giugno 2020 quattromila bambini, adolescenti e famiglie in laboratori che con un approccio innovativo li porteranno alla scoperta della musica, del teatro, del cinema e delle arti visive, della narrativa, della tradizione contadina, dell’artigianato, dei patrimoni naturali e culturali del territorio e ad avere il supporto di servizi di consulenza psico-pedagogica. Diciassette i comuni interessati: Campli, Castel Castagna, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia e Valle Castellana. Tante le attività. Per mantenersi informati e per conoscere le modalità di partecipazione è possibile seguire il blog percorsiconibambini.it/radici e la pagina Facebook Progetto Radici o contattare la responsabile del progetto Antonella Ciaccia.
La presentazione alla Fondazione Tercas
Il progetto è stato presentato oggi a Teramo nella sede della Fondazione Tercas nel corso di una conferenza stampa con il presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore, il maestro di strada presidente dell’Associazione IF-ImparareFare e già Sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria e i rappresentanti delle 5 organizzazioni del terzo settore promotrici del progetto.
Nel suo intervento il presidente Enrica Salvatore ha ricordato con quanta convinzione la Fondazione Tercas ha aderito al Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile che – costituito su iniziativa del Governo ed alimentato dalle Fondazioni di origine bancaria italiane, con una consistenza di 120 milioni per tre anni affidata per la gestione all’impresa sociale Con i Bambini – è riuscito ad avviare, con i primi tre Bandi, oltre 240 progetti in Italia che coinvolgeranno 480 mila bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio e 27.500 organizzazioni tra terzo settore, mondo della scuola, enti.
Al riguardo il presidente Enrica Salvatore ha dichiarato: “Sono molto lieta della capacità progettuale dimostrata da alcune espressioni del Terzo Settore del nostro territorio che sono riuscite ad intercettare risorse preziose, come nei Bandi precedenti, dando vita al progetto RAdiCI che vede la partecipazione convinta di istituzioni scolastiche ed enti locali della nostra provincia impegnati in una attività di cooperative working con l’attivazione di una Rete “forte e gentile” di competenze, passione, solidarietà”.
“L’insieme delle iniziative messe in campo dai soggetti riuniti nel progetto RAdiCI rappresenta un primo significativo intervento di contrasto della povertà educativa nei nostri territori – ha spiegato a seguire Leandro di Donato, presidente Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo, capofila del progetto – L’ispirazione di fondo, il filo che tiene tutti e tutto, è la scelta di coinvolgere tutti i soggetti, da quelli istituzionali a quelli del privato sociale, in un’opera collettiva e strutturata di “alleanza educativa” per far sì che la creazione di spazi, percorsi e opportunità di crescita offerte ai bambini e ai ragazzi siano assunti come compito prioritario da tutta la comunità che vede, nello scorcio di futuro offerto all’infanzia, la sua scommessa più grande e, insieme, la sua più alta responsabilità”.
“L’Italia conosce una crisi che si chiama povertà educativa minorile – ha sottolineato in chiusura il maestro di strada presidente dell’Associazione IF-ImparareFare e già Sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria – Più di un minore su 10 vive in povertà assoluta, la metà non legge un libro, più del 40% non fa sport e quasi 1 su 3 non usa internet. Il progetto RAdiCI ha messo in atto sul territorio un esempio straordinario di co-costruzione progettuale realizzando una rete che ha sviluppato modelli innovativi di educazione territoriale”.
Il progetto RAdiCI è realizzato dalla Sezione italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo, dalle associazioni A piccoli passi, Cineforum Teramo, Teramo Children e dalla società cooperativa Scuola Verde e si avvale della collaborazione e del sostegno dei Comuni, della Fondazione Tercas, del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e della Biblioteca Regionale “Melchiorre Dèlfico” di Teramo.