E’ stata inaugurata ieri pomeriggio, nella Chiesa della Madonna della Salute del quartiere Villa Mosca di Teramo, un’aula informatizzata che – come previsto dal Progetto “Nonni On Line – Terzo Settore e New Welfare” finanziato dalla Fondazione Tercas – mira a rendere gli anziani più consapevoli ed autonomi nell’uso del computer e delle nuove tecnologie e ad insegnare loro, tra l’altro, il miglior utilizzo di servizi on line offerti dalle pubbliche amministrazioni.
Alla cerimonia che si è tenuta nel primo pomeriggio nella Chiesa della Madonna della Salute erano presenti – con il Vescovo di Teramo ed Atri Michele Seccia – il Presidente della Fondazione Tercas Enrica Salvatore (nella foto mentre tagliano il nastro), il Vice Presidente della Fondazione Tercas Vincenzo De Nardis, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti, quindi Mons. Benjamin Marc Ramaroson, archivescovo di Diego Suarez (Madagascar), Padre Razanakoto Solofonirina Eddie, ministro provinciale dei padri trinitari nel Madagascar, Fra Rabetsiferana Andriamiarantsoa Jean Claude Herménégilde, consigliere generale dell’Ordine della Santissima Trinità, ministro della comunità di Teramo e Parroco a Villa Mosca ed i Confratelli trinitari della comunità di Teramo, Roma, Napoli, Venosa e Isernia.
Protagonisti della giornata sono stati gli anziani della Parrocchia Madonna della Salute.
Il progetto “Nonni on line”, coordinato da Sabrina Saccomandi, da Umberto Falone e da Silvio Angeloni, è finalizzato a contrastare il divario digitale che vivono gli anziani con l’affermazione di un nuovo modello di welfare che si realizza attraverso l’attuazione di specifici interventi formativi che garantiscono la conoscenza delle tecnologie connesse all’utilizzo dei personal computer e dei servizi erogati on line dalle Pubbliche Amministrazioni (Asl, Comune, Agenzia delle Entrate, ecc.).
Il progetto “Nonni on Line”, rappresenta, per gli anziani della Parrocchia, una grande opportunità di formazione finalizzata a favorire anche la consapevolezza di una moderna dimensione di cittadinanza che li renderà responsabilmente inseriti nelle dinamiche sociali in modo sempre più organizzato e consapevole dei propri diritti, e, dunque, meno vulnerabili rispetto al rischio di incorrere in raggiri e circonvenzioni.