Con Tempus Fugit, del celebre coreografo Robert North e il Ballettensemble Krefeld Theater Monchengladbach, si inaugurerà, venerdì prossimo 9 maggio, nel Teatro Comunale di Teramo, con inizio alle ore 21, una Stagione di Balletto che rientra nella programmazione culturale (fuori programma) organizzata dalla Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli di Teramo.
Lo spettacolo, sostenuto dalla Fondazione Tercasinsieme ad altri Enti – è di straordinaria qualità artistica ed è promosso dall’Associazione Internazionale per lo Studio delle Arti Coreutiche e dello Spettacolo di Teramo che cura la prossima edizione delle Serate Liliana Merlo.
Sarà preceduto nel pomeriggio da una Conferenza Introduttiva “La Danza Contemporanea:Incontro con Robert North”, che si terrà, con inizio alle ore 17, nell’Aula Tesi del Campus Coste S.Agostino dell’Università di Teramo, con una introduzione del critico e storico della danza, Leonetta Bentivoglio.
TEMPUS FUGIT
Ballet evening in tre quadri di Robert North
Musica di Antonio Vivaldi, Franz Schubert, Simon Rogers, Paco de Lucia
Cos’è il tempo? Il tempo può durare per un istante. Il tempo è silenzioso. Il tempo può essere percepito come un’eternità. Il tempo è ciò che può essere. Si dice spesso che non si ha tempo. In altri casi lo si concepisce come irreversibile: il presente muove inesorabilmente in direzione del futuro; passato e futuro non possono essere confusi. Per questo il tempo che passa può spesso suscitare terrore.
Con queste questioni intorno alla natura del tempo, che ha sempre attratto potentemente filosofi, scrittori e artisti, si è cimentato il coreografo Robert North in un balletto strutturato in tre parti. Dalla luminosità, freschezza primaverile della musica del compositore barocco italiano Antonio Vivaldi North trae spunto per esprimere tutta la vitalità ed energia di una spensierata gioia di vivere. Il tempo come profonda presa di coscienza dell’approssimarsi inevitabile della morte viene espresso nel quartetto “La Morte e la Fanciulla” di Schubert. Nel concusivo pezzo “Entre Dos Aguas“, del 1973, North impiega il flamenco del chitarrista spagnolo Paco de Lucia per ritrarre una visione del tempo come puro elemento dinamico: velocità, ritmo e l’incontro di flamenco e jazz ne divengono il fulcro.